Storia
Da Fratta a Umbertide

Da Fratta a Umbertide

La scelta del nome Umbertide con la sua motivazione è complicata e nasce dopo l’Unità d’Italia su richiesta dello Stato unitario per evitare “equivoci” amministrativi per via delle numerose “Fratta” esistenti nel territorio italiano.

Nella delibera del 14 dicembre 1862 l’assessore Mauro Mavarelli, presidente dell’assemblea, annunciò che il regio prefetto, con dispaccio del 10 luglio, n. 13341, per incarico ricevuto dal Ministero dell’Interno, invitava il sindaco di Fratta a proporre al consiglio in una delle sue prossime sedute “la delibera, se non di cangiare l’attuale denominazione del Comune, almeno di farvi una qualche aggiunta, da desumersi dalla specialità della situazione, e ciò per evitare equivoci ed imbarazzi, come alle pubbliche amministrazioni così ai privati, che derivano dalla multiplicità dei Comuni che s’appellano col nome di Fratta”. Il sindaco e la giunta, pertanto, furono dell’avviso di nominare una commissione composta da “quelli, che si reputarono maggiormente informati della Storia Patria”.

Nel 1862 il sindaco e la giunta municipale, con provvedimento n. 1591 del 21 settembre, procedettero alla nomina della commissione, allo scopo di cui sopra, composta da Costantino Magi Spinetti, Ruggero Burelli e Genesio Perugini, con l’incarico di proporre un nuovo nome per Fratta. Il primo ottobre successivo i membri della commissione, dopo aver elencato i vecchi nomi di Fratta, quali Forum Bremitii, Forum [Iulii] Concubiense, Pitulum, Fracta Filiorum Uberti e, secondo il Lauri, Fracta insigne Umbertinorum Oppidum, ritennero che quest’ultimo nome in particolare fosse più “rappresentativo dell’attualità se reca un tributo al sovrano, Umberto o Uberto, principe ereditario del re d’Italia”: la proposta di “Umberta” o “Umbertide” venne approvata con sette voti favorevoli e uno contrario.

Se si può semplificare come avvenne la scelta del nome possiamo dire che gli uomini del tempo da una parte cercarono di collegarlo alla sua origine storica con il riferimento a “Fracta filiorum Uberti”, ossia Uberto figlio naturale di Ugo re d’Italia, che l’avrebbe fondata nel X secolo; questa esigenza però si saldò con una esigenza “politica” collegata al momento storico coevo (l’Unità d’Italia), con il rimando del nome di Umbertide a quello del principe ereditario della casa Savoia.

Testo di Francesco Deplanu da www.umbertidestoria.net

Immagine dalla pagina Instagram di “umbertidestoria”: stralcio della “Carta Corografica dello Stato Ecclesiastico diviso in Provincie secondo il riparto del 1817” in “ASR, Presidenza generale del Censo, Registro di Archivio delle mappe e carte censuarie”, 1842-43.

Condividi